Biografia
Nato nel 1939 ed ormai con capelli, barba e baffi bianchi rivivo talora come un flash alcune fasi della mia vita lavorativa interamente dedicata al settore delle fibre sintetiche ed artificiali in qualità di direttore commerciale di varie aziende italiane ed estere, incluso un importante gruppo tedesco-olandese per il quale ho diretto l'ufficio vendite per l'Italia. E' un settore che non ho mai abbandonato fino al momento di optare per il pensionamento. In tutta la vita lavorativa, che nulla aveva a che fare con le ricerche malacologiche ho sempre alimentato i miei interessi scientifici, pur con sacrifici, stress familiari ma con il grande aiuto e la pazienza di mia moglie Franca.
Le scienze naturali mi attraevano fin da ragazzo, raccoglievo e determinavo fiori, rettili, echinodermi, insetti e conchiglie marine. Ero un vero raccoglitore opportunista di tipo mesolitico che si presentava poi al direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Prof. Edgardo Moltoni per ricevere lumi. Solo intorno al 1960, con l’ingresso al Gruppo Grotte del C.A.I. Milano e l’incontro con persone come Fernando Toffoletto e Ottavio Cornaggia Castiglioni, i miei interessi si sono orientati sulle faune di grotte e di sistemi carsici e sui molluschi terrestri e d’acqua dolce ai quali non avevo mai dedicato attenzione. Proprio la mia prima pubblicazione del 1964 riguardava la fauna terrestre tardopleistocenica ed olocenica di una cavità delle Puglie, la Grotta delle Mura. L’amicizia e la collaborazione con queste persone è stata di lunga portata fino al loro decesso
Le scienze naturali mi attraevano fin da ragazzo, raccoglievo e determinavo fiori, rettili, echinodermi, insetti e conchiglie marine. Ero un vero raccoglitore opportunista di tipo mesolitico che si presentava poi al direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Prof. Edgardo Moltoni per ricevere lumi. Solo intorno al 1960, con l’ingresso al Gruppo Grotte del C.A.I. Milano e l’incontro con persone come Fernando Toffoletto e Ottavio Cornaggia Castiglioni, i miei interessi si sono orientati sulle faune di grotte e di sistemi carsici e sui molluschi terrestri e d’acqua dolce ai quali non avevo mai dedicato attenzione. Proprio la mia prima pubblicazione del 1964 riguardava la fauna terrestre tardopleistocenica ed olocenica di una cavità delle Puglie, la Grotta delle Mura. L’amicizia e la collaborazione con queste persone è stata di lunga portata fino al loro decesso
In seguito i molluschi viventi sono diventati oggetto di ricerche pluriennali di tipo ecologico e biogeografico. Ad esempio le osservazioni su endemismi come Helicodonta angigyra o Chlistoma cingulatun colubrinum e H. c. gobanzi, oppure i lunghi anni trascorsi all’umido nei fontanili e nei laghi lombardi per e identificarne le malacofaune ed i loro microhabitats.
Il ventennio tra il 1960 e 1980 è stato molto attivo, con la rifondazione della Società Malacologica Italiana, l’organizzazione e partecipazione a meetings, convegni, congressi italiani ed europei. La conoscenza e l’amicizia con un gran numero di malacologi, ecologi ed archeologi hanno migliorato il livello delle mie ricerche. Nel corso degli anni ottanta ho terminato le ricerche sul terreno per venir lentamente spinto da alcuni amici verso l’archeomalacologia di cui attualmente ancora mi occupo.
Il ventennio tra il 1960 e 1980 è stato molto attivo, con la rifondazione della Società Malacologica Italiana, l’organizzazione e partecipazione a meetings, convegni, congressi italiani ed europei. La conoscenza e l’amicizia con un gran numero di malacologi, ecologi ed archeologi hanno migliorato il livello delle mie ricerche. Nel corso degli anni ottanta ho terminato le ricerche sul terreno per venir lentamente spinto da alcuni amici verso l’archeomalacologia di cui attualmente ancora mi occupo.
Posso, tra tanti amici e conoscenti ricordare Bernardino Bagolini, Paolo Biagi, Pierfranco Blesio, Lanfredo Castelletti, Cesare Conci, Mauro Cremaschi, Ferdinando Ghisotti, Folco Giusti, Vittorio Parisi, Livia Pirocchi Tonolli, Oscar Ravera, Cesare F. Sacchi, Menico Torchio così come gli incontri e l’attivo scambio di estratti con molti stranieri tra cui H. Ant, K. Bába, W. Backhuys, E. Binder, H.D. Boeters, J.B. Burch, L. Chaix, J.E. Chatfield, H. Chevallier, G. Falkner, E. Gittenberger, A. Jayet, J.M. Gaillard, J.H. Jungbluth, F.E. Krolopp, I.M. Likharev, V. Lozek, J. Okland, O. Paget, M. Petitjean, L. Pinter, B. Salvat, O. Scarlato, H. Schütt, I. Valovirta, M. Wütrich, A. Zilch. Parecchi nomi mancano da questo breve elenco, purtroppo molti ci hanno lasciato ma per tutti un ricordo e la mia gratitudine per la fiducia e l’amicizia concessami e lo stimolo ad affrontare nuove esperienze malacologiche.